Sandisk x300s
Un ente ospedaliero ci ha contatti per risolvere un danneggiamento su un loro ssd, montato su un portatile.
Il pc era stato alimentato in maniera errata provocando la rottura del disco ssd, facendo “saltare” parecchi componenti elettronici rendendolo di fatto inaccessibile.
Il disco in questione è un ssd Sandisk X300s da 512 gb.
All’apertura del ssd presso il ns laboratorio è stato individuato il guasto; alcuni componenti erano completamenti bruciati e la scheda elettronica interessata era in condizioni critiche (si veda foto).
I dischi SSD sono solitamente considerati più affidabili dei dischi HDD, perché meno soggetti a guasti di tipo “meccanico”, ma non sono del tutto immuni a guasti di altro tipo.
E’ il caso del disco in questione, un ssd Sandisk X300s da 512 gb, montato su un portatile di un importante ente ospedaliero; il portatile è stato alimentato in maniera errata e all’improvviso i dati sul supporto sono divenuti illeggibili.
Una volta analizzato il disco SSD nel nostro laboratorio abbiamo individuato il guasto: alcuni componenti erano completamente bruciati e la stessa scheda elettronica era in condizioni critiche.
Fortunatamente i chip contenenti i dati non sono stati interessati dal guasto: abbiamo separato i chip dai componenti bruciati nel nostro laboratorio di microelettronica e li abbiamo trasferiti saldandoli su una scheda funzionante, recuperata da un disco “gemello”.
In questo modo siamo riusciti a clonare il disco originale, recuperando tutti i dati: li abbiamo trasferiti riversando l’immagine su un disco nuovo ed il nostro cliente ha potuto riavere il computer allo stato precedente al guasto.
Tutto questo ci ricorda sicuramente l’importanza di un backup, ma anche l’importanza di affidare queste operazioni a laboratori attrezzati e a persone esperte: ad un primo colpo d’occhio questo sembrava un recupero “impossibile”, ma siamo sempre pronti a cercare soluzioni anche non convenzionali per recuperare i dati dei nostri clienti.