Recupero Dati

Recupero dati da NAS Qnap TS-459U con macchine virtuali VMware

Recupero dati VMware da un Qnap TS-459U

Le unità NAS del noto brand QNAP sono in grado di combinare i singoli dischi in una configurazione RAID per incrementare la sicurezza e la ridondanza dei dati, oltre a fornire una condivisione tra gli utenti connessi in rete.

Recentemente ci è capitato un caso molto interessante, infatti alla tradizionale condivisone dei file, il sistema Qnap TS-459U conteneva anche una LUN iSCSI collegata ad un sistema ESX (Sistema operativo di VMware) per offrire tutte le funzionalità di datastore VMware (macchine virtuali per intendersi).

Un sistema configurato in questo modo offre molti vantaggi all’utente, però quando succede un guasto (e non si ha un backup a portata di mano) il recupero dei dati è una sfida di notevole complessità anche per i più esperti.

Il nas Qnap usa una soluzione raid chiamata “md-raid”, un sistema spesso usato in ambienti Linux. Quando capitano danneggiamenti multipli ai dischi il sistema raid diventa inaccessibile e il pannello di controllo indica il fallimento dello stesso.

Come abbiamo affrontato il recupero dati?

Il primo passo del recupero come sempre prevede un’attenta analisi di ogni singolo disco con eventuale riparazione in camera bianca e la successiva copia in modalità RAW dei dati su un disco funzionante (clone).

Siamo così riusciti ad ottenere 3 unità integre sul totale delle 4 presenti originariamente nel Qnap TS-459U. Questo ci ha permesso di avviare la ricostruzione con un sistema operativo Linux; per ricostruire un md-raid infatti Linux rappresenta la scelta più logica. Quindi avvalendoci dell’ mdadm abbiamo potuto ricostruire l’array del RAID.

Tipicamente si inizia con i comandi per ri-assemblare il RAID e copiare i dati contenuti.

cat /proc/mdstat
mdadm --examine --scan

Si continua poi per scoprire la configurazione e si avvia l’assemblaggio del raid per accedere ai dati:

mount /dev/md125 /mnt/raid

All’interno del sistema successivamente troviamo la folder .@iscsi.img  che come si può intuire contiene la virtualizzazione, è perciò di vitale importanza per il recupero. Dentro la cartella c’è un file di notevoli dimensioni che rappresenta la LUN iscsi che viene montata dal sistema ESX (rappresenta il file dove sono collocate la macchine virtuali).

Grazie ad una buona ricostruzione abbiamo potuto “aprire” la LUN e accedere al filesystem VMFS per copiare le Virtual Machine.

Il resto di lavoro ha riguardato la copia della notevole quantità di dati (dischi virtuali VMDK e altri file del sistema virtualizzato).

Successivamente abbiamo creato un mini storage iSCSI che ci ha permesso di testare il funzionamento dei sistemi operativi virtualizzati e presentare al cliente i dati recuperati.

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