Continuano ad uscire nuovi Ransomware sempre più complessi, evoluti nel rubare i dati e bloccare i servizi delle vittime, come funzionano e modi per difendersi
Continuano ad uscire nuovi Ransomware sempre più complessi, evoluti nel rubare i dati e bloccare i servizi delle vittime, come funzionano e modi per difendersi
E’ un programma dannoso che cripta tutti i dati e i file del dispositivo, rendendoli inaccessibili all’utente, che non ha la chiave di decriptazione.
A quest’ultimo viene poi richiesta una somma in denaro per avere la suddetta chiave di decriptazione.
Viene usato principalmente contro aziende e governi, più raramente nel privato dato che molti hacker fanno ciò non tanto per i soldi ma per una causa politica o ideologica.
Chi crea ransomware sta cercando metodi sempre più sofisticati per non farsi trovare e per non far trovare il programma, uno di questi è la steganografia, nascondere un messaggio dentro un’mmagine o un file audio, in questo caso il programma maligno.
Questa pratica rende molto più semplice e sicuro per il criminale far infiltrare virus o, più generalmente, malware in un dispositivo.
Nei nuovi ransomware di solito vengono usate due tipologie di cifratura: Simmetrica e Asimmetrica.
Come funzionano assieme?
Vengono spesso utilizzate assieme, la cifratura simmetrica per cifrare i dati veri e propri, data la sua velocità anche su grandi volumi, mentre viene usata quella asimmetrica per cifrare la chiave e per poterla distribuire in maniera più sicura a chi la deve avere.
Nel periodo antecedente alla criptazione dei dati i criminali, dopo aver individuato le falle nella sicurezza e i dati sensibili della vittima, di solito sottraggono, senza farsi individuare, i dati alle vittime del ransomware, sfruttandoli poi per mettere più pressione alle vittime con la minaccia di divulgare i dati.
I criminali oltre a rubare i dati e in successione bloccarli, bloccano anche i servizi di base dell’azienda tramite un attacco DDoS, Questo blocca le reti della vittima sovraccaricandole di informazioni inutili, bloccando quindi anche i servizi di base che normalmente sarebbero ancora disponibili.
Per proteggersi da un ransomware basterebbe in sè per sè fare un back up periodico dei dati del dispositivo su un disco esterno, rendendo così inutile la criptazione di questi.
Il problema sorge però nel caso della doppia estorsione, dove il criminale ruba i dati prima di criptarli, dato che il problema diventerebbe poi far in modo che i dati non vengano diffusi.
Ci sono poi i metodi “più classici” come